Variante Mu: altamente aggressiva

Gli esperti: “Bisogna prestare la massima attenzione a questa variante”

Purtroppo, come ci avevano avvisato gli esperti, con l’arrivo di settembre, sembra essere tornato protagonista il Covid-19.

Complice anche la campagna vaccinale, e le norme del buon senso, adottate anche grazie al Green Pass, i contagi da Covid sembravano aver ricevuto una grande frenata.

Il virologo Fabrizio Pregliasco, ha parlato della variante Mu, nuova mutazione del Covid-19.

Per il momento non abbiamo molte informazioni su questa variante, se non che sembra essere la più contagiosa, e la più resistente ai vaccini.

La variante Mu

Le parole del virologo Pregliasco sulla variante Mu, fanno riflettere molto:

La variante Mu pare che abbia i punti critici, determinanti per la replicazione, per sfuggire ai vaccini ed essere più contagioso. Prende le variazioni che già conosciamo delle altre varianti e questo è negativo. Vedremo però, se prenderà piede o resterà circoscritta

Purtroppo, come confermato dal virologo, su questa terribile variante abbiamo pochissime informazioni.

Proprio per questo è necessario aspettare per capire i risvolti della possibile diffusione di questa nuova variante. 

Durante l’intervista, il virologo fa un’affermazione che ci spiazza non poco, infatti, afferma che non è detto che la variante sia una cosa negativa. Queste sono le sue parole durante l’intervista:

Le varianti sono intrinseche all’evoluzione del virus. È chiaro che dobbiamo continuare il monitoraggio alla luce anche della necessità della terza dose. Potrebbe darsi che il virus abbia una deriva ‘buonista’ e che diventi cioè meno fastidioso. Non è detto che una variante sia sempre cattiva, perché il virus si evolve in modo casuale, senza una logica. Abbiamo censito più di 900 varianti, molte delle quali irrisorie

Ha poi, sferrato un velato attacco ai No vax, che senza cognizione di causa, ne conoscenze mediche, decidono di non affidarsi alla scienza:

Ritengo che sia fondamentale utilizzare al meglio l’opportunità della vaccinazione, perché ha già dimostrato efficacia e sicurezza. A fronte di quest’arma, l’uso più ampio possibile con un obbligo o anche con un green pass allargato, è la strada giusta. Il vaccino riduce i costi sanitari della terapia intensiva che ammontano a 1500 a 4500 euro al giorno. In più riapre la possibilità di un ritorno alla vita. Non esiste un diritto di infettare gli altri e questo è l’elemento principale che sta dietro alla vaccinazione


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