Zona rossa fino al 20 aprile: la situazione ora è in pericolo

La situazione è delicata riguardo al coronavirus, e non accenna a stabilizzarsi.

Infatti, l’incubo è tornato, e secondo molti più forte di prima: la colpa è della variante inglese.

La maledetta variante registra un tasso di positività maggiore e soprattutto maggior possibilità di trasmissione e di contagio; per questo si rendono ancor più necessarie le drastiche misure riguardo le limitazioni degli spostamenti e sulla ormai famigerata zona rossa.

Mentre ieri il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha sollevato una polemica, tuonando contro i saltafila dei vaccini, molte regioni di Italia continuano a soffrire il problema ancora a monte: i positivi al coronavirus, le terapie intensive piene, i morti.

E adesso, una regione in particolare sembra davvero aver superato il limite di sopportazione.

Zona rossa almeno fino al 20 aprile

La zona rossa, ormai tristemente famigerata e pericolosamente terribile per i cittadini, potrebbe essere estesa fino al 20 aprile, ma i più scettici parlano anche di un tempo ancor più lungo.

Stiamo parlando della Puglia, che ha registrato un aumento record dei positivi.

La situazione si sta facendo critica, soprattutto nella provincia di Taranto: nel giro di una settimana si sono registrati 3mila contagi in più, più di 100 morti, e soprattutto la situazione negli ospedali sta diventando insostenibile.

A far preoccupare, poi, è l’incidenza della terribile variante inglese: quasi il 95% dei casi registrati, ha la variante inglese. Questo rende Taranto la seconda provincia più colpita da questa nuova tipologia di coronavirus, dopo quella di Aosta.

Ora la situazione è davvero critica

La situazione è realmente critica, perché oltre a questi dati suoi contagi, sono aumentati anche i morti.

Ma soprattutto, la situazione negli ospedali è arrivata a un punto davvero terribile, se pensiamo alle conseguenza che potrebbe avere.

Nelle ultime ore, infatti, una donna che aveva bisogno di urgentissime cure è stata trasferita in fretta da Taranto all’ospedale di Palermo.

Questo perché il macchinario di cui aveva bisogno la donna di 39 anni, quello per il trattamento Ecmo (per affidare cuore e polmoni temporaneamente alla macchina), era già occupato, e mancavano i posti letti.

Gli effetti collaterali del coronavirus, possono causare problematiche così come il virus stesso.


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